Come un uccello sul fare dell’alba

Come un uccello sul fare dell’alba,
Il mondo, risvegliato, si è riscosso…
Ma solamente il mio capo
Non ha sfiorato il sonno felice!
Anche se spira la brezza del mattino
In me io sento come pesa
Il caldo, la polvere di ieri!…

O come penetranti e selvaggi,
Come odiosi sono per me
Il rumore, i moti, le parole, le grida,
Del nuovo giorno di fiamma!…
O come i suoi raggi di porpora,
come bruciano i miei occhi!…
O notte, notte, dove sono i tuoi veli,
La tua placida ombra, la rugiada?…

Frammenti delle antiche stirpi,
Voi sopravvissuti al vostro tempo!
Come dei vostri lamenti, delle catene,
E’ giusta l’ingiusta rampogna!
Com’è triste nell’ombra semiassonnata,
Con la spossatezza nelle ossa,
Incontro al sole, al movimento,
Dietro le nuove stirpi errare!…

Fëdor Ivanovič Tjutčev

Pubblicato da Adriano Maini

Scrivo da Bordighera (IM), Liguria di Ponente.

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