Cultura-Barocca

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Il centro storico di Vallecrosia, alle cui spalle, in lontananza, si possono intuire, sotto cime innevate, la Perinaldo che diede i natali al grande astronomo Gian Domenico Cassini, e, più vicino per chi guarda, il territorio di S. Biagio della Cima, altro borgo significativo ai sensi delle trame di cultura qui sopra accennate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Rispondere a tanti quesiti per la Redazione di “Cultura-Barocca” non è semplice… per venire incontro alle richieste e rendere fattibile ai ricercatori il compito di destreggiarsi fra tanti documenti è parso utile lasciare a www.cultura-barocca.com il suo ruolo di “database” in cui consultare, superando qualche oggettiva difficoltà, il vastissimo materiale messo a disposizione; evidenziando che per domande, richiesta di documentazioni e dotazione libraria, accesso ad una saggistica maggiormente divulgativa ecc. ecc., ci si debba rivolgere alla specifica pagina su Facebook, Tutto Sapere.

Dopo aver raccolto per una vita documenti sulla letteratura barocca, italiana e non, Bartolomeo Durante, già consulente scientifico della Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia (IM) e direttore della rivista che dalla “Libraria” di Angelico Aprosio (1607-1681) aveva preso il nome, ufficialmente ritiratosi e dall’insegnamento e dalla collaborazione ufficiale con strutture culturali pubbliche, non ha rinunciato ad emulare il suo amatissimo Aprosio come promotore culturale e, dal sito “Cultura-Barocca” (che segue ed assorbe precedenti esperienze e collaborazioni sul Web, cui fa cenno, ad esempio, in questo post “il Blog di Flaviosavio“) ha preso il destro per finalizzare un programma ambizioso: quello di mettere a disposizione per via della rete informatica una marea di competenze e documentazioni concernenti la cultura di XVI, XVII e XVIII sec.
L’autonomia e l’agilità di una struttura privata gli renderanno possibile accelerare la frequenza degli interventi e far sì, alla maniera che desiderava Angelico, che i risultati di tante notti insonni di ricerca non vadano dispersi e siano di frutto per studiosi, studenti, istituzioni culturali varie.
Il progetto iniziale, specie se supportato dall’adesione di giovani e volonterosi studiosi, potrà espandersi: e negli auspici sussiste la realizzazione di uno spazio dedicato alla discussione e ad ospitare interventi e saggi di altri.
Per quanto apprezzato quale ricercatore del barocco, il genovese prof. Bartolomeo Durante è forse più noto al pubblico per i suoi pregressi lavori di storia (da “Albintimilium, antico municipio romano“, alla “Storia dell’Abbazia di Novalesa“, alla “Storia della Magnifica Comunità degli Otto Luoghi” a “Figliastri di Dio…“, …) od ancora per la sua collaborazione a quel monumento della musicofilia eretto da Erio Tripodi, che è il “Museo della Canzone” di Vallecrosia (IM).
E tuttavia l’amore per la Biblioteca Aprosiana e per la letteratura barocca hanno sempre accompagnato il Durante nel corso di una vita segnata dall’impegno quale docente e dalla curiosità di investigatore culturale.
Fuimus Troes“, dispersi come i troiani, scrisse Aprosio, che della dispersione delle identità e della cultura aveva un autentico orrore e che nutrì il sogno d’esser “tromba delle glorie altrui“, cioè di trarre merito imperituro dal divulgare il sapere prodotto da amici ed intellettuali: fatte le debite proporzioni, Durante cova un proposito analogo per diversi aspetti.
In particolare, quale ex docente, quello di soccorrere gli studenti spesso alla ricerca di libri introvabili in lontane biblioteche per le loro ricerche, universitarie e non solo: mettendo a disposizione in rete tante opere antiche – trascritte, digitalizzate ed anche commentate – Durante nutre a suo modo il sogno aprosiano di tramandare da altri, conservandolo, il sapere, anche di un passato remoto, e di giovare nel presente a quanti, agevolati dalle sue ricerche, potranno produrre ulteriori frutti di cultura, preservando nella memoria, e magari nei loro scritti, un qualche ricordo di questo “moderno raccoglitore di conoscenze“, il quale potrà così, in una maniera piuttosto aprosiana e quindi, forse, un poco artificiosa se non “capricciosa”, sperare di illudere il tempo che scorre e l’oblio che sempre comporta la fine di ogni cosa.

da  Cultura-Barocca

Pubblicato da Adriano Maini

Scrivo da Bordighera (IM), Liguria di Ponente.

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