Cycnus, Liguria: il mito, cenni

 

 

 

Scorrendo la mitologia erudita dalle Dicerie Sacre di  G.B. Marino alle Trasformazioni (12) di Antonio Liberale, emerge anche un Cycnus-Cigno re di Liguria, che, mentre piangeva la morte di Fetonte, avrebbe ricevuto, da Apollo, compassionevole, il dono del canto.

Ipotesi culturalmente accettabile, seppur erudita, atteso che Cycnus è connesso alla religione apollinea e che il dio celto-ligure Belen fu un’accezione mediterranea del nume greco.

Del resto i cigni, come indica il nome Cicno, nella mitologia classico-apollinea e nei suoi derivati mediterranei, come quella di Belen, erano preposti a trasportare le anime dei re nel Paradiso Settentrionale.

Quando Apollo per esempio appare, nelle opere d’arte, a cavallo di un cigno o su un cocchio trainato da cigni per visitare la terra settentrionale degli “Iperborei”, l’immagine rappresenta in modo figurato la sua morte a mezza estate.

I cigni dunque cantano dirigendosi verso il circolo polare artico, loro terra natale, ed emettono due note a mo’ di tromba. Per questo Pausania (I 30 3) afferma che i cigni sono versati nell’arte delle Muse: “Il cigno canta prima di morire, cioè l’anima del re sacro si allontana dal mondo accompagnato dal suono della musica”.

Si resta naturalmente nel campo delle ipotesi, specie quando si tratta di argomenti di arcaica spiritualità, ma non è da escludere che questa interpretazione sulla funzione sacrale del cigno, nei riti funerari sia più collegata di quanto si creda alla tipologia delle sepolture principesche dei Liguri preromani, le più significative delle quali son state trovate in posizioni particolari e dominanti, in siti tali da raccogliere i raggi del sole “sorgente e morente”, quasi a prova di una voluta sensibilità dei “pastori-guerrieri” del bronzo finale e della prima età del ferro verso i loro capi più prestigiosi.

L’osservazione, dalla linea di tali sepolcri a tumulo, è stupefacente: verso sud la linea dell’orizzonte e del mare splendente, simbolo dei destini marittimi di questa terra ligure ma anche segno spirituale della vita che sorge, ed alle spalle l’aspra linea montana, che quasi taglia il cielo, quasi immagine del SACRO CANCELLO, per il volo dei cigni e delle anime dei re, verso i “Paradisi settentrionali”.

 

di Bartolomeo Durante da Cultura-Barocca

Pubblicato da Adriano Maini

Scrivo da Bordighera (IM), Liguria di Ponente.

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