Il partigiano “Carletto”

Cattaneo Carlo “Carletto”, Alessandria 10.4.1921

Il padre, macchinista ferroviere, socialista, partecipa attivamente agli scioperi del 1921 e, dopo la presa del potere da parte dei fascisti nel 1922, viene radiato dalle Ferrovie perché rifiuta il giuramento di fedeltà al nuovo regime.
In seguito a ciò la famiglia si trasferisce a Ventimiglia.
Il 25 Luglio del 1943 Carlo Cattaneo è militare, giunto da due giorni in Slovenia fra le truppe italiane di occupazione.
L’8 Settembre il presidio di cui fa parte si dilegua, abbandonato da chiunque avesse un grado di comando.
Rientrato avventurosamente in Italia assieme ad alcuni commilitoni, dismessa la divisa, riesce a tornare a casa verso la fine del mese e trova Ventimiglia bombardata.
In Ottobre con i bandi di arruolamento della R.S.I. si presenta ad Imperia per evitare l’arresto ma, rientrato a casa sale subito in montagna a Carmo Langan dove il Comandante “Vitò” sta costituendo le prime formazioni partigiane dell’estremo ponente.
In seguito assumerà il comando del Distaccamento di Pigna-Buggio appartenente alla 5a Brigata.
Il 2 Luglio del 44 partecipa , al comando della formazione, alla battaglia di Castelvittorio (nella fotografia); dopo lo sbandamento che ne segui’, il suo distaccamento non fu ricostituito. Entrerà a far parte del Comando di Brigata accanto al comandante “Vitò”.
Fu uno dei protagonisti della Repubblica di Pigna.
Alla liberazione con il suo gruppo entrerà a Ventimiglia.

da Istituto Storico della Resistenza della provincia di Imperia

Pubblicato da Adriano Maini

Scrivo da Bordighera (IM), Liguria di Ponente.

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