Lucrezia Marinella (di lei all’Aprosiana di Ventimiglia si conserva La nobiltà et l’eccellenza delle donne co’ diffetti e mancamenti de gli huomini… , in Venetia, presso Gio.B.Ciotti, 1600: un’opera che sorprendentemente non dovette stuzzicare la misoginia aprosiana o che pù probabilmente il frate ritenne di controllare atteso il rilievo sociale della Marinella. Eppure in questo suo scritto l’intellettuale veneta si era destreggiata non poco contro il maschilismo epocale, sviluppando diverse sarcine di notevole valenza femminista come già nel Prologo e quindi nelle sequenze narrative rispettivamente titolate Della natura, ed essenza del donnesco sesso e Delle donne scienziate e di molte arti ornate).
Ella era nata a Venezia nel 1571 ove sarebbe morta nel 1653: fu moglie di Girolamo Vacca, ebbe notevole attività letteraria e soprattutto fu stimata dalla maggior parte degli eruditi. Si ricordano, fra i suoi lavori, Vita del glorioso e serafico S.Francesco descritta in ottava rima (Rime spirituali di diversi autori in lode del serafico P.S. Francesco raccolte da Fra Silvestro Poppi, Timan, Firenze 1606), Maria Vergine Imperatrice dell’universo descritta in ottava rima (Barezzi, Venezia 1617), il poema eroico L’Enrico (Imberti, Venezia 1635), Rime della Signora Lucrezia Marinella, Veronica Gambara ed Isabella della Morra (Bulifon, Napoli 1693). Dell’opera custodita all’Aprosiana si conosce una prima edizione omonima del 1591 a Venezia per il Sanese.