Svolazzi di sabbia e salino,
i sassi fan gara tra loro, travolti.
I miei pensieri
mi travolgono all’infinito.
Così è lei!
Come l’onda che insegue l’onda,
movimento preciso,
tende le mani alla riva, poi le ritrae.
La cerco, l’afferro.
Mi sfugge.
Lei è risacca! Natura presente.
Mai mia. Precisa, terribilmente precisa.
Vorrei esser sabbia portata dal vento,
per esser con lei.
E guardo quell’onda,
la guardo e la penso, avvolto dal vento
che mi sospinge, sempre,
in egual modo:
risacca.
Giulio Panciroli