Sulla Nervia Romana

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Il Teatro Romano di Ventimiglia (IM), comune della Riviera dei Fiori che  conserva nel motto del suo stemma, “Civitas ad arma iit”, la memoria di un tragico accadimento che coinvolse seguaci di Pompeo e quelli di Cesare,  più precisamente in zona o Frazione Nervia, é oggi la testimonianza più eclatante dell’antica Albintimilium, già dotata di un superbo sistema di acquedotti e servita dalla Via Romana Iulia Augusta.
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Poco più in là a levante, sotto un cavalcavia i resti del decumano dell’antica città romana  e di una Domus, della quale qui si allega la ricostruzione virtuale.
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Ancora più a oriente il torrente Nervia, che con percorso leggermente diverso in epoca romana costituì un porto canale per l’insediamento municipale.
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Con la caduta dell’Impero Romano, il centro venne progressivamente abbandonato in funzione del trasferimento della popolazione sul non lontano promontorio a occidente, contornato dal mare e dal fiume Roia, dove si consolidò il borgo medievale. Per secoli si perse addirittura il ricordo di quella Nervia, riaffiorato ad opera dell’insigne erudito locale, l’agostiniano Angelico Aprosio, nel Seicento, ma che ha ricevuto una conferma definitiva solo a fine 1800 con primi veri tentativi di archeologia. Il moderno Antiquarium, che fiancheggia scavi moderni,  contiene, altresì, e segnala importanti reperti.
Ed i link qui indicati portano ad altre interessanti connessioni, sia con altri aspetti della Ventimiglia Romana, sia con altre importanti, successive implicazioni di ordine storico.

Pubblicato da Adriano Maini

Scrivo da Bordighera (IM), Liguria di Ponente.

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