Circa il collezionismo d’azienda in Italia

Il Banco di Napoli <120 fin dalla sua fondazione ha accettato che le famiglie indebitate ottenessero prestiti a fondo perduto dietro consegna di opere alla banca. Sono così entrati nel suo patrimonio dipinti di Luca Giordano, Francesco de Mura, Giuseppe de Nittis, Vincenzo Gemito. Per la sua sede newyorkese acquistò negli anni Ottanta opere più contemporanee di Pistoletto, Boetti, Pisani, Paolini, mentre nella sede di Napoli sono conservate le opere di Warhol, Schifano, Paladino e altri. Questo esempio è stato seguito anche da altre banche, tra cui la Banca Commerciale Italiana, che ha raccolto una buona collezione di artisti italiani, con attenzione per l’Informale e l’Arte Povera <121. Questo patrimonio si è unificato in quanto fanno tutte e due parte del gruppo Intesa Sanpaolo, grazie a queste ed altre 250 collezioni portate in dote al momento della fusione con altre banche o nel caso di acquisto di altri istituti: una collezione che va dalle ceramiche attiche e magno greche fino all’arte contemporanea. Per quanto riguarda la collezione d’arte del Novecento, composta da 2700 opere di tecnica tradizionale e non, il nucleo è rappresentato dalla collezione della Banca Commerciale Italiana al quale si sono aggiunte le opere della collezione del Banco Ambrosiano Veneto. Fanno parte della collezione, tra gli altri, Afro, Arp, Balla, Boccioni, Boetti, Burri, Carrà, De Chirico, De Pisis, Matta, Merz, Mirò, Paolini, Picasso, Santomaso, Tancredi, Vedova, Warhol. La banca promuove mostre temporanee con parte della collezione, pubblica cataloghi, presta opere in Italia e all’estero per mostre temporanee, permette la visione di parte del suo patrimonio in alcune sedi espositive, alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, nella Galleria di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli, alle Gallerie di Piazza della Scala a Milano <122.
La raccolta del Gruppo Unicredit presenta oltre 60.000 opere, da reperti antichi a capolavori dei grandi maestri del passato come Tintoretto, Goya, David. La collezione comprende inoltre opere di Yves Klein, Fernand Léger, Giorgio Morandi, Kurt Schwitters, Oskar Kokoschka e artisti più contemporanei di spicco quali Christo, Georg Baselitz, Gerhard Richter, Andreas Gursky. Un corpus di più di 4.000 fotografie storiche e contemporanee completa la collezione.
Il patrimonio viene aggiornato finanziando la ricerca, attraverso la produzione di nuove opere in collaborazione con i musei partner. Numerosi sono i prestiti per le mostre pubbliche allestite durante l’anno. Le opere sono inoltre esposte negli uffici e nelle agenzie del Gruppo. Una selezione delle opere è visitabile nel museo virtuale sul sito istituzionale della banca, che collabora con musei e centri espositivi per la realizzazione di progetti culturali, non soltanto dal punto di vista tecnico e finanziario, ma anche ideativo ed organizzativo.
Le principali partnership nelle arti visive includono: ARTISSIMA, Fiera Internazionale di Arte Contemporanea, Torino: dal 2003 UniCredit è Main Partner di questa importante fiera divenuta una vetrina sull’ultima generazione di artisti che operano nel panorama internazionale – Castello di Rivoli, Torino, Torino: Museo d’Arte Contemporanea fra i principali in Italia, unico per la sua location, la Residenza Sabauda a Rivoli. Con il Dipartimento Educazione sono stati avviati numerosi progetti di educazione all’arte. – MAMbo, Museo d’Arte Moderna di Bologna: Unicredit ha promosso Focus on Italian Contemporary Art, programma di produzione di opere di artisti italiani che sono entrate a far parte della collezione del museo in comodato pluriennale. – MACRO, Museo d’Arte Contemporanea, Roma: con il supporto dell’istituto, Daniel Buren ha creato per il MACRO Danza tra Triangoli e Losanghe per tre colori, la sua prima installazione permanente a Roma. Il gruppo inoltre ha concesso in comodato importanti opere d’arte che hanno arricchito la collezione del Museo. – MART, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto: dal 2004 UniCredit è partner dell’istituzione. La partnership si esprime principalmente nella cessione in comodato gratuito a lungo termine di alcune opere della Collezione d’Arte UniCredit. – MAXXI, Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, Roma: collaborazione iniziata alcuni anni fa con nell’ambito del progetto Committenze Contemporanee. La partnership riguarda la cessione in comodato gratuito a lungo termine di alcune opere della Collezione d’Arte UniCredit. – Museum der Moderne Rupertinum, Salisburgo: il museo offre tutto l’anno una ricca programmazione di mostre. Bank Austria Creditanstalt (parte del gruppo Unicredit) ha concesso in prestito permanente al museo la propria Collezione Fotografis. – Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano: UniCredit è stato partner della fondazione dal 2005 al 2011. Nel 2010 ha inoltre promosso la UniCredit Project Room.
Esistono anche dei Centri Culturali del gruppo sparsi per l’Europa, come: – Bank Austria Kunstforum, Vienna: lo spazio espositivo promosso da Bank Austria ospita ogni anno 300.000 visitatori per le sue mostre di arte moderna e contemporanea. – Kunsthalle der Hypo-K-Kulturstiftung, Monaco: HypoVereinsbank ha fondato e sostiene questo spazio espositivo a Monaco che vanta 350.000 visitatori l’anno, con esposizioni di arte antica, moderna e contemporanea. – Pavilion UniCredit, Bucarest: inaugurato nel gennaio 2009 in una ex filiale della UniCredit Tiriac Bank, il Pavilion UniCredit è uno spazio indipendente per la produzione e la ricerca nel campo delle arti visive e performative. – Yapı Kredi Culture Center, Istanbul: la banca turca, affiliata del Gruppo, sostiene questo centro espositivo ad Istanbul. Rappresenta un’interessante finestra sulla scena artistica turca grazie a tre gallerie che espongono opere dei più famosi artisti turchi, come pure quelle di autori internazionali, insieme a opere di fotografi celebri, una casa editrice ed un fitto calendario di eventi <123.
In Italia non esiste uno statuto specifico che riguardi le fondazioni d’impresa, ma questo è un termine indicato per indicare fondazioni nate in un contesto imprenditoriale: non hanno scopo di lucro, non devono perseguire un interesse generale anche se è considerata l’essenza stessa di ogni fondazione privata. Il consiglio di amministrazione è definito secondo lo statuto della fondazione, ma è sottoposto al controllo dello Stato, che può sciogliere la fondazione nel caso non persegua pienamente gli obiettivi fissati. Non è prevista nessuna dotazione minima, anche se per le fondazioni nazionali è spesso richiesto un importo di 100.000 euro e può ricevere donazioni da società diverse. L’impresa può detrarre dall’utile imponibile la totalità delle donazioni in denaro fatte ad organismi culturali, con un tetto fissato al 2% del reddito imponibile <124.
Avendo già parlato della Fondazione Prada a Milano e Venezia, da segnalare la Fondazione Teseco per l’Arte di Pisa, creata nel 1998: il suo scopo è raggruppare svariate attività di sponsorizzazione e mecenatismo del gruppo Teseco in ambito culturale. Gestisce una collezione che raccoglie 200 opere, mentre nel 2000 ha inaugurato un Laboratorio d’Arte Contemporanea. Organizza e produce eventi nella città di Pisa e dintorni e programmi didattici all’esterno tramite strutture istituzionali: nel 2000 ha vinto per questo il premio Guggenheim Impresa e Cultura per la sua fondazione e le sue attività <125.
La Fondazione Trussardi a Milano è una fondazione privata detta “d’impresa”, sovvenzionata dalla società Trussardi e riconosciuta dal ministero della Cultura. Se nel 1996 si occupava di arte, moda e design, oggi si dedica alla creazione plastica contemporanea. Si presenta come un laboratorio d’arte contemporanea e agisce come una vera e propria agenzia di produzione dal 2003, anno in cui Massimiliano Gioni ha cominciato a ricoprirne il ruolo di direttore artistico, concentrando le sue risorse sulla realizzazione di eventi negli spazi pubblici di Milano. Questo approccio non patrimoniale è a vantaggio di artisti affermati ma che non hanno ancora avuto l’opportunità di esporre in Italia. Prevede due mostre all’anno, così come un progetto editoriale <126.
[NOTE]
120 Esiste ancora con questo nome anche se fa parte del gruppo Intesa Sanpaolo.
121 Angela Vettese, “Investire in arte…”, pag. 36, cit.
122 Cfr. Alda Masoero, “E’ iniziata l’era dei musei delle banche”, pag. 6, in Il Giornale dell’Arte, n. 311, luglio-agosto 2011.
121 Angela Vettese, “Investire in arte…”, pag. 36, cit.
122 Cfr. Alda Masoero, “E’ iniziata l’era dei musei delle banche”, pag. 6, in Il Giornale dell’Arte, n. 311, luglio-agosto 2011.
123 www.unicreditgroup.eu
124 Cfr. Karine Lisbonne, Bernard Zücher, “Arte contemporanea: costo o investimento?…”, pagg. 142-143, cit.
125 Ibidem, pag. 158, cit.
126 Ibidem, pagg. 77-78 e 175, cit.
Valentino Callegari, Il sistema dell’arte contemporanea. Collezionismo, promozione e mercato, Tesi di laurea, Università Ca’ Foscari Venezia, Anno Accademico 2011-2012

Pubblicato da Adriano Maini

Scrivo da Bordighera (IM), Liguria di Ponente.

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