Il comandante partigiano Vittò

Guglielmo Giuseppe Vittorio “Vitò/Vittò”, 1916/2002

Antifascista, nel 1936 fa parte di un gruppo di circa 40 compagni del Ponente Ligure che si arruolano nelle Brigate Internazionali a difesa della Repubblica Spagnola e ne organizza l’espatrio clandestino. Da Figueras e Albacete si trasferisce nel Marzo 1937 a Madriguera dove si sta ricostituendo una Brigata. Combatte a Fuencarral e in Aprile a Madrid. Viene ferito durante la battaglia di Brunete (Villafranca del Castillo), ed in seguito partecipa alle battaglie di Estremadura, Argan, Huesca e sul fronte dell’Ebro.

Con la disfatta della Repubblica Democratica ripara in Francia attraverso i Pirenei. Internato in campo di concentramento, viene rimpatriato nel 1940. Condannato per renitenza alla leva, viene inviato sul fronte greco-albanese e successivamente a Creta.

L’otto Settembre 1943 è al deposito militare di Caserta, da dove raggiunge Sanremo e quindi la Valle Argentina vicino a Triora.

Qui inizia subito ad organizzare un distaccamento garibaldino. Nel Marzo del 1944 durante un’azione, viene nuovamente ferito al petto da un colpo di pistola.

Guarito, nel mese di Luglio assume il comando della V^ Brigata che assieme alla IV^ ed alla I^ costituiscono la II^ Divisione d’assalto Garibaldi “Felice Cascione”.

Dirige un grande numero di battaglie ed azioni partigiane, spesso vittoriosamente. Tra il 4 e l’8 Ottobre 1944 dirige la difesa della Repubblica Partigiana di Pigna resistendo a soverchianti forze nemiche.

Subisce con la sua Brigata il grande rastrellamento dell’Ottobre 1944, riuscendo a sganciarsi e passare con essa a Fontane in Val Corsaglia, attraverso Upega, Viozene ed il Mongioie.

In Novembre rientra in Liguria e il 19 Dicembre 1944 assume il comando della II^ divisione.

Il 25 Aprile 1945, al comando di circa 2000 uomini occupa Ventimiglia, Sanremo, Bordighera, Taggia e porto Maurizio.

E’ stato insignito di Medaglia d’Argento al V.M.

Pubblicato da Adriano Maini

Scrivo da Bordighera (IM), Liguria di Ponente.

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