Messaggeri nella notte annunciarono quello che non ascoltammo.
Cercammo sotto l’ululato della luce.
Arrestammo l’avanzamento di mani inguantate
che strangolavano l’innocenza.
Ma se si nascosero nella dimora del mio sangue,
perché non mi trascino fino all’amato
che muore dietro la mia tenerezza?
Perché non fuggo
e mi inseguo con coltelli
e deliro?
Di morte si è tessuto ogni istante.
Io divoro la furia come un angelo idiota
invaso di erbacce
che impediscono di ricordare il colore del cielo.
Ma loro ed io sappiamo
che il cielo ha il colore dell’infanzia morta.
Alejandra Pizarnik