L’elemento della denuncia sociale diventa uno dei temi fondamentali della ricerca espressiva

La prima espressione artistica a caratterizzare il nuovo secolo è l’action pixeling, ovvero l’elaborazione digitale dell’action painting. Si tratta di una corrente teorizzata dall’artista concettuale Gaspare Caramello in cui, anche se l’oggetto artistico si finalizza in un’opera prettamente in stile informale (che richiama i lavori di Pollock, Wols e Tobey): quello che conta è il processo creativo che ha portato a produrre l’opera utilizzando le nuove tecnologie multimediali. Siamo di fronte a un’operazione tipicamente concettuale per cui ad essere predominante nella creazione artistica è il progetto, ovvero l’idea creativa che si esprime non più soltanto in un opera d’arte finita bensì nella teorizzazione di tutto un procedimento operativo, che diventa esso stesso l’opera d’arte. Non si utilizzano più né le tele né i materiali tradizionali, il computer diventa lo strumento che permette all’artista di realizzare un’immagine, che diventa simbolo di un’idea d’arte anticonvenzionale, alla portata di tutti e al di fuori delle strumentalizzazioni indotte dal mercato. Il gesto di spargere colore sulla tela diventa il gesto di spargere pixels colorati su un foglio elettronico.
La transconceptual art ovvero l’arte transconcettuale è il movimento che, a pieno titolo, può essere considerato l’unica vera novità espressa nell’arte contemporanea, nel corso del nuovo secolo.

Ideata dall’artista Gaspare Caramello, che nel 2007 ne ha pubblicato il manifesto, trae il nome dal fatto che, attraversando l’esperienza del concettuale e tenendone in considerazione i concetti, si vuol giungere a una nuova espressione artistica che conferisca al prodotto finale anche un aspetto simbolico.
Essenziale nell’elaborazione del prodotto finale è l’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali che divengono, in un certo qual modo la peculiarità essenziale dell’espressione artistica. Se il prodotto finale nell’arte concettuale aveva un aspetto essenzialmente denotativo, qui si conferisce ad esso anche un aspetto connotativo. Il progetto mentale si risolve così in un’operazione visiva, normalmente una performance o un visual, che non solo denota il progetto stesso e indirizza il ragionamento sul concetto di arte e le sue accezioni, ma ha lo scopo di denotare anche qualcosa, normalmente un problema sociale che si vuole enunciare denunciandone gli aspetti.
L’elemento della denuncia sociale diventa uno dei temi fondamentali della ricerca espressiva, cui si affiancano, volta per volta anche altre tematiche, sempre finalizzate alla concretizzazione del tema prescelto. Emblematiche in questo senso sono le installazioni visive SunMoonLighting e No Global Warming. Nella prima diventano fondamentali al fine della realizzazione del progetto artistico sia una conferenza che l’elemento astronomico della data dell’evento, nella seconda una performance di carattere teatrale interpretata da un’attrice.

Luciano Galli, Breve compendio di storia dei movimenti artistici contemporanei dall’Impressionismo al Transconcettuale, ed. in pr.

Pubblicato da Adriano Maini

Scrivo da Bordighera (IM), Liguria di Ponente.

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